Les fleurs du mal

Fuori nevica ma c’è abbastanza luce perché io mi senta positiva.
I dolorini sono un lontano ricordo, e ho smesso di essere tormentata dall’inconscio, ora riesco addirittura ad avere fantastiche nottate senza incubi. Sono molto, ma molto, più tranquilla.
Mi siedo e riesco a studiare ( wow! ) anzi, non faccio che studiare: mi dedico a leggere materiale per la mia tesi su eteronormativismo e politiche familiari, oltre a stendere l’introduzione per il dibattito sulla laicità al quale sto lavorando e a preparare i miei esami di storia.

Tra un po’ un’amica arriverà con un bagaglio psichedelico e si tratterrà qualche giorno. Non vedo l’ora di inaugurare il mio narghilé e di riempire casa di profumo buono. Questa sera ( neve permettendo ) si va alla 24 ore anti gelmini al Liceo Artistico.

Ho trascorso giornate meravigliose, tra cui una notte bianca a Bologna con un’amica, solo poche ore, alla ricerca di materiale per la mia tesi ( al CDC del Cassero, alla Libreria delle donne ) e in giro per centri sociali. Personaggi incredibili, quasi saltati fuori dai fumetti di Pazienza, ci circondavano e ci sorridevano gentili. Mi è venuta voglia di viverci, è una città meravigliosa!

E per cena, papà prepara Mujhaddara per tutti, yum!
Mi lecco i baffi e torno a studiare. Serena e felice.

 

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