http://www.youtube.com/watch?v=8L6v9f8FYys
Ho gli occhi stanchi e un milione di cose da fare, ma tengo botta.
L’esame col prof. piu’ stronzo dell’universo è alle porte e SO che dovrò rifiutare il voto, ma ci vado comunque.
In ogni caso per una settimana dopo gli esami non mi vede piu’ nessuno… Sparisco a Bruxelles e respiro nuova aria.
Lontano da un Paese che sta marcendo, lontano dal servilismo della politica nei confronti del Vaticano, lontano da questo provincialismo in cui vivo, ai margini della crisi, ma incapace di godere della mia fortuna. Solo ora mi sono decisa a calarmi nel mondo, ho superato la paura di essere graffiata, anzi mi stupirei di riuscire ancora a provare emozioni forti!
Avvolta nel mio pessimismo preventivo alla Murphy il mondo non mi spaventa, anzi, le cose belle diventano sempre piu’ intense. E proprio mentre sto nell’occhio del ciclone attenta a non cadere, ricostruisco brandelli di esistenza e Pisa mi sembra quasi una città vivibile. Assumo la concezione della vita dei Greci: la vita è dolore, ma possiamo metterci una maschera per celare a noi stessi il fatto che stiamo vivendo. E possiamo lottare per fini a breve e medio termine ( a lungo termine ormai non credo in nessun progetto ). E allo stesso tempo dobbiamo lasciare che la filosofia apra la nostra mente e il nostro cuore alla consapevolezza – anche quando fa male. Imparando a gestire il dolore piuttosto che celarlo soltanto.
Ho voglia di rileggere Pirandello. In questo momento, divoro Sartre "L’essere e il nulla", l’ "Universale singolare".
Appena avrò finito, dormirò viaggerò e lascierò che tu ti avvicini abbastanza da portermi stringere forte. Ho bisogno di tuffare la testa addosso al corpo di qualcuno come te. E non soltanto al tuo. Riempirò i miei occhi di arte e il mio cuore di poesia, mi tufferò nel colore per riemergere felice e tornare ad assaporare il gusto della vita.
"Nessun valore ha per noi la morte.
Ciò che si dissolve è insensibile e ciò che non giunge ai sensi è per noi nulla"
EPICURO