Jazz

 

                                                     

La mia fase chill out prosegue…ieri sono stata a sentire Curcio presentare il suo ultimo libro, "I dannati del lavoro", sullo sfruttamento dei migranti. Che personaggio! Sono affascinata da questo piccolo uomo, che ha saputo ripensare sè stesso e il mondo e riemergere dall’integralismo per approdare alla ricerca collettiva, alla cooperazione, alla costruzione di conoscenza.
Ero in una piccola libreria comunista a Viareggio. Gli ho fatto una domanda sul concetto di frontiera, chiedendomi cosa ne pensasse di questa riproposizione del tema dei confini in chiave anti-immigrazione, in un mondo in cui le frontiere doganali vogliono essere abbattute ed una porzione di popolazione può muoversi liberamente, dentro la fortezza-europa:
come giustificare la riproposizione strumentale dei confini quando la forma-stato sta dissolvendosi?
E mi ha risposto analizzando "il paradosso di Schengen", che permette la mobilità ad una fetta di popolazione, mentre, attraverso cpt e interpol, condanna alla reclusione in assenza di reato persone migranti.

La sera sono andata con Elena e Silvia ad invocare le divinità viareggine…rito propiziatorio sotto le statue del carnevale per invocare almeno un 24 al prossimo esame!!

Sono rientrata a pisa con Elena, in macchina abbiamo cantato sopra le note di de Andrè e Guccini, il cui cd gira ora nel mio computer…gli arrangiamenti jazz fanno della sua collezione platinum un disco dolce, intenso e rilassante…
Ho acceso un incenso e la mia camera profuma di lontano. Preparerò un té da sorseggiare nel primo giorno di autunno, finalmente il tempo è mutato, mi mancavano le nuvole…ed un po’ di venticello a scompigliare i miei ormai cortissimi capelli.

Studio un poco con Haydn in sottofondo ( le parole mi distraggono ) e aspetto di bere il té delle cinque con le comari collegiali… Sono serena. Tante piccole goccie di felicità mi si condensano addosso.
Una sorpresa via email annuncia un incontro felice, qualcuno che non vedevo da troppo tempo!
E intanto mi faccio prestare una guida di londra e un po’ di suggerimenti, per quando andrò a trovare la lilli!
Non vedo l’ora. E’ passato tanto tempo anche se seguivamo passo passo le nostre vite e le nostre evoluzioni sul blog – mi sembra di conoscerti meglio anche se è un anno, forse di più, che non ci vediamo.

Sorseggio, leggo e sorrido.
Ah, la joie, la joie.

 

 

 

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