Plat philosophique du jour

 

 

 

                           "Un homme et une femme sont des flux".
                                                                                                                       Gilles Deleuze

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Multiculturalists do it better!

"C’est tellement provincial de jurer obéissance à des conceptions qui, à quelques centaines de lieues d’ici, n’obligent déjà plus. L’Orient et l’Occident sont des traits que quelqu’un a tracé à la craie sous nos yeux pour duper notre pusillanimité".

 

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Orgasm*

*statistics say over 24% of women never reached orgasm.


 

 

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I saved my ass

Fiuuuu….. e fu così, che grazie a una domanda sulla battaglia di Lepanto, salvai il posto, e la borsa di studio, e tutti gli annessi/connessi razionali e irrazionali e – sempre più, ora – sentimentali.

Me li vedo i guerrieri della Lega Santa e gli Ottomani nerboruti affrontarsi sui ponti scivolosi delle navi guerriere.
Scene epiche! D’altri tempi! Tempi in cui i capi politici e i loro seguaci coatti o volontari morivano sul campo.
Pagavano le spese delle loro decisioni, se ne assumevano ogni responsabilità.
Non come chi ora schiaccia un pulsante e fa esplodere un villaggio.
Non come chi ora schiaccia un pulsante e vota per qualcuno che, tramite un altro pulsante, fa esplodere lo stesso villaggio.
Al caldo riparo di un’aula parlamentare.

Stasera FIESTA, offro io, SUSHI PER TUTTI!, e poi "Weekend" di Godard al cinema all’aperto del CSO Rebeldia.

 

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Time warp!!

 

Ecco come mi scatenerò domani, se riuscirò a passare ‘sto benedetto esame!

 

 

 

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Biladi

Mi manca un sacco la Palestina…

http://www.youtube.com/watch?v=ie0NioyHV-0

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* Hot stuff *

ecco qui a pisa il caldo esagera. due notti fa mi sono avvolta nell’asciugamano bagnato per riuscire a dormire. dopodiché ho comprato un ventilatore pala 40 cm, valida alternativa al condizionatore, e lo accendo quando sono nella mia piccola tana.

sono reduce da 10 giorni di vacanza delirante 🙂 per ricaricarmi ho seguito mia sorella in irlanda, sono rientrata con lei, poi ho passato del tempo con i miei amiconi e con un gruppo di amiche abbiamo raggiunto bologna per il gay pride.

è stato fantastico salire sul carro e ballare anni 80 in mezzo a tutti quei colori. vorrei le strade fossero sempre così vivaci!
vorrei il mondo mettesse allegria!

oggi ho letto una bella notizia: ingrid betancourt è stata liberata. soltanto pochi giorni fa avevo firmato un appello, l’ennesimo, con rassegnazione…chi ci sperava più? e invece per fortuna adesso è libera.

ora è difficile rimettersi a studiare, ho preparato l’esamone di scienza politica da 500 p. in soli dieci giorni.
temo di perdere il posto se non andrà bene! spingo il piede sull’acceleratore e mi prometto un bel piattone di sushi se tutto andrà per il verso giusto. sono un po’ tesa :-S

ora vado nell’aula studio con microclima a 25 gradi e mi rimetto all’opera:
operazionalizzazione, modelli, tipologie, classificazioni, parametrizzazione non hanno più misteri per me! 

 

 

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Tempi odierni

E la macchina sia alleata, non nemica, al lavorator…

 

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Degenere

A Bologna per un 28 giugno de/genere

A ciascuno i suoi sessi!

Quello che avvertiamo guardando alle nostre città, alle nostre metropoli oggi è che più aumenta il senso di panico più si stringe la morsa del controllo. Ogni qual volta accendiamo il televisore, o andiamo alla stazione risuona monotono lo stesso ritornello: abbiate paura delle differenze e non lasciate incustoditi i vostri bagagli, che la polizia verrà a controllarli. E non incontratevi nelle piazze dopo mezzanotte che le ronde verranno a sgomberarle. Così vuole il pacchetto sicurezza scritto dall’ uomo bianco occidentale e cristiano, che protegge solo se stesso, e non fa che diffondere paranoie e nevrosi nelle nostre vite quotidiane con l’obbiettivo di neutralizzarci. L’applicazione di queste norme securitarie non ci protegge affatto: la sicurezza che vogliamo non sta nell’ipocrisia morale di questo governo xenofobo e sessista che crede di nascondere malgoverno e criminalità organizzata dietro l’espulsione di una sex worker. Così come la decisione di tagliare i fondi contro la violenza maschile sulle donne non ci rasserena affatto. Questi emendamenti canalizzano di fatto le violenze latenti tra il corpo sociale su alcuni soggetti ritenuti portatori di differenze incompatibili con l’ordine costituito come i/le migranti senza permesso di soggiorno, criminalizzate/i e di fatto esclusi/e da ogni diritto, un giorno dipinti/e come pericolose/i o potenziali carnefici, quello dopo come vittime di soprusi e punizioni di massa. Nella stessa situazione si trovano tutte le donne oggi, una volta ritratte come angeli del focolare, e l’altra come potenziali assassine per il solo fatto di esercitare il diritto a decidere sul proprio corpo interropendo una gravidanza.

Ci appare chiaro ora il riprovevole intento perseguito con i mezzi più disparati da questo governo fascista: la normazione sui nostri corpi, che passa attraverso linee di sesso, genere, razza, età, religione etc, serve a incasellarci, selezionarci, assoggettarci e sfruttarci. A questo controllo abbiamo provato a sottrarci a partire dal 24 novembre quando sono scese in piazza centinaia di migliaia di donne e poi con il rifiuto della presenza del Papa alla Sapienza di Roma, con i blocchi del traffico e i cortei non autorizzati del 14 febbraio, con il sanzionamento della farmacia bolognese che non vende la pillola del giorno dopo, con la catena di contestazioni alla presenza di Giuliano Ferrara nelle piazze delle città, con lo smontaggio dello stand del Movimento per la vita a Padova.

Noi, soggettività frammentate e provvisorie, saremo a Bologna il 28 giugno, giornata del GLBTQ Pride nazionale, contro una finzione normativa che iniquamente vuole regolare posizione, significato e ruoli nella società, che meticolosamente si preoccupa di separarci, individuarci, assegnarci una precisa funzione sempre compatibile e comprensibile per l’ordine eterosessuale.

Noi , inappropriat* e non innocent*, ci sentiamo capaci di tessere nuove relazioni degeneri tra soggettività e socialità, perchè abbiamo la possibilità pratica e quotidiana di non ripetere, non introiettare le forme molecolari del comando.

Il 28 giugno a Bologna violiamo e attraversiamo i confini geografici, di genere, delle identità sessuali, confini che vorrebbero decidere quali forme di vita, di sessualità e di relazionalità sono accettabili e quali invece bandite.

A ciascuno i suoi sessi!

Guai a chi ci tocca – Bologna

"UN UOMO E UNA DONNA SONO DEI FLUSSI_ Tutte le pluralità di divenire che ci sono nel fare l’amore, tutti i sessi, gli n sessi in uno solo o in due che non hanno niente a che vedere con la castrazione. Sulla linea di fuga ci può essere una cosa sola: la sperimentazione-vita". Gilles Deleuze.

Per adesioni:
guaiachicitocca@gmail.com, www.myspace.com/guaiachicitocca

Prime adesioni:
Donne in Movimento, Nord-Est; Lab.Aq16, Reggio Emilia; Lab. Sociale Paz, Rimini; Collettivo Spam, Parma; Free.every.body (Cs Cantiere), Milano; ESC Atelier Occupato, Roma; Femme Canaja e csoa Mezza Canaja, Senigallia

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La réponse

http://www.youtube.com/watch?v=I6xaUpolyCU

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