Arrivano i saldi!

La Francia è attraversata da un flusso moltitudinario senza eguali. Che cosa fa scendere i grenoblesi per strada, a riprendersi le vie della propria città?
Un altro ciclo politico pari a quello del cpe? La contestazione? I movimenti studenteschi? NOSSIGNORI!! Si salvi chi puo', arrivano i saldi. Da me accuratamente evitati, soprattutto il primo giorno, motivano le persone a sopportare ore di coda carichi di vestiti e straccetti, scarpe e mantelli, per provare nelle "cabines d'essayage" chili di tessuto che altrimenti non avrebbero mai pensato di comprare, in cosi' grande quantità perlomeno. Mi vengono in mente le folle che sgomitano e che obbligano la polizia ad intervenire negli USA, davanti ai megastore, per comprare l'ultimo modello di playstation.
Personalmente, un giretto ammetto di averlo fatto anch'io, negli orari impossibili tipo il mattino presto o la mezzora prima della chiusura, ed oltre a non aver trovato nulla d'interessante ( gli sciacalli avevano già rubato tutto quanto corrispondesse ai miei gusti e alla mia taglia ), mi sono presto stufata e ho ceduto solo per una maglietta, che tra l'altro cercavo da tempo.
Entrare in un negozio durante i saldi è per me un esercizio di resistenza. I mercanti cercano di sbarazzarsi dei fondi di magazzino spacciando cio' per un vantaggio pubblico, quindi la tentazione a comprarecomprarecomprare è piu' forte, perché la nostra coscienza sta zitta se non svuotiamo troppo il portafoglio.
Ormai gettar via le cose è piu' vantaggioso che ripararle, visto che costa di meno prenderne delle nuove. Ricordo il verso di una canzone di qualche anno fa: "Buttano le cose che potevan ripare, buttano le cose per poterle ricomprare".
Questa dinamica ci contagia tutti bene o male. Cosi' compriamo cose di cui non abbiamo bisogno, e ne compriamo di piu' di quanto facciamo di solito, spendendo dunque piu' soldi. Quando esco a mani vuote da un negozio mi sento sempre molto bene.
Ecco, il capitale non mi ha fregata neanche stavolta.