je reçois aujourd’hui une carte postale de ma copine japonaise Nao. ça m’a fait très plaisir.
je pense souvent au Japon pendant ces jours, c’est un pays tellement charmant, il a laissé une trace ineffaçable dans mes souvenirs. je ferais n’importe quoi pour pouvoir y retourner, j’y étais il y a un an et je commence à devenir nostalgique!
http://www.youtube.com/watch?v=QaGXC3-9DGw
Combien de drammes y a t il dans une seule vie?
Je pense à ceux que je connais. Des personnes normales, comme tout le monde. Sans problèmes particuliers, apparement.
Il y a cette copine, qu’on appellera Amélie, qui a connu l’avortement car son gynécologue ne lui a pas prescrit la pillule du leindemain. Puis il y a cette dame qui a perdu son fils car il s’est suicidé. Il y a quelqu’un d’autre qui a connu le cancer très jeune malgré avoir mené une vie ultra-saine: bio, yoga, vie à la campagne. Il y a quelqu’un dont j’étais autrefois amoureuse qui est toujours dans l’impasse et n’a pas encore choisi comment gacher sa vie. Il y a celui qui a beaucoup étudié et qui n’a jamais vécu, qui vit dans une famille déchiré car la seule fois où il a essayé le partage il a gaffé. Il y a mister "je vais à l’opéra" qui a du vendre sa villa pour payer les dettes. Sa femme est alcolo et son fils un eterno bambino obèse. Il y a le prof qui, sépare avec enfants, couche avec son ancien élève qui lui apprendra peut etre enfin quelque chose. Il y a l’omosexuel du coin qui a accepté d’etre humilié car lutter, c’est trop fatiguant. Il y a l’apolide qui n’a jamais connu son père. Il y a un père qui n’a pas été capable d’apprendre sa langue et sa culture à ses filles. Il y a la fille qui a été abandonné par son père. Il y a une mère a coté, qui a payé avec la depression.
Il y a mes copines qui ont perdu leur père à 7 ans. Il y a M. qui n’a jamais connu l’amour. Il y a F. qui, elle, s’empèche de connaitre l’amour. Il y a celui qui ne peut pas voir. Il y a N. qui n’a jamais eu d’orgasme et qui n’arrive pas à éprouver du plaisir car son éducation réligieuse la réprime. Il y a celui qui doit s’occuper de se parents malades. Il y a le chantage familial et culturel qui empèche à R. de partir à l’étranger sans etre mariée, alors qu’elle veut s’enfuir.
Il y a T. qui a envie de retourner au Pays mais il craint l’integrisme.
Et puis il y a toi, qui est partie il y a deux mois, pour ne plus jamais revenir.
Alors que tu dévais partir voir NY et la Mongolie, le voyage de tes reves, l’année prochaine!
On va faire ce voyage quand meme. Et on va tout écrire, dans une très longue carte postale, et imaginer que tu puisses toujours la lire. Il faut qu’on nous dise que tu es toujours à nos cotés. C’est une mensonge nécéssaire.
Mais nous ne sommes pas seules à nous mentir pour tenir debout.
UP PATRIOTS TO ARMS!
E l’arma della contestazione, sempre la stessa, che dovrebbe essere usata contro gli schiavisti – vecchi e nuovi. E me ne accorgo mentre leggo Negri, Deleuze, Foucault. E me ne rendo conto tutti i giorni, quando un ragazzo senegalese sans-papiers si avvicina implorandomi di comprargli un accendino. E me ne rendo conto perché in tutt’Italia gli spazi sociali sono minacciati di sgombero – in quei comuni dove l’ormai non più sinistra riscopre il manganello come metodo di confronto alle dinamiche sociali!
Oggi ascoltavo Nadia Urbinati. E Lucien Jaume. Discutevano di Tocqueville e della sua attualità.
E’ stato davvero interessante – e io pensavo: ecco che ammettono il superamento dello Stato come luogo delle decisioni politiche e il ruolo sempre più importante della società civile ( associazioni e realtà non-partitiche, o multitudo, si l’on prefère.. ) nella costituzione del potere.
Flebile speranza che sia la via verso la democrazia assoluta….
Je suis en train de reviser 🙂
Je reprends Foucault et Negri et j’essaye de me faire un’idée qui ne soit pas étalée sur la position dominante.
Officiellement, mon exposé de philosophie politique, lors du cour "philosophies de paix, philosophies de guerre: théories des rélations internationales" devrait concerner surtout Rawls et Walzer, mais je veux aller plus loin.
Et essayer de justifier l’appel contre la politique de la guerre, pour l’affirmation du droit.
di Erri De Luca
A 62 anni si è serenamente spenta la signora Repubblica.
Il 2 di giugno, suo compleanno, si è svolta invece della festa una commemorazione funebre.
Al suo posto si è insediata la monarchia, sua antica rivale.
Le tributa ossequio una corte di ex repubblicani bisognosi di benevolenza. Non solo le alte cariche di uno stato secondario, non solo i sedili desolati della supposta opposizione, ma la libera informazione che dirama i liberi bollettini di nostrosovrano.
A sommesso contrasto si ascoltano le voci critiche dell’Onu e dei vescovi d’Italia contro le illegittime invenzioni giuridiche contro gli stranieri colpevoli di viaggio senza titolo. Si tratta di voci provenienti dall’estero, dipendendo i vescovi nostrani da un’altra sovranità. In patria l’ossequio è compatto.
Più interessante diventa il caso di Napoli e dei suoi scarti esposti.
Napoli è una città monarchica. In avvio di repubblica,anni ’50, eleggeva a suo rappresentante un impresario navale, per brevità chiamato ammiraglio, che la voleva riportare a regno.
Napoli è una città anarchica: i re la dovevano lasciare in pace.
Feste, farina e forca esaurivano il compito assegnato.
Napoli ha questa doppia faccia, più spagnola che italiana. Nella Spagna monarchica prese piede più che altrove il movimento anarchico. Nostrosovrano ha deciso di giocarsi l’avvio di regno a Napoli.
E’ una piazza delicata. Le statue dei re esposte davanti a Palazzo Reale hanno il numero chiuso.Napoli è difficile da espugnare proprio perchè non ha difese naturali.
L’inespugnabilità si è trasferita nei suoi cittadini.
A Chiaiano si svolge un cruciale contrappunto. Da un lato, esterno, monarchico e sbirresco, si vuole imporre la dannazione di una discarica in un’area porosa e fitta di ospedali.
Dall’altro lato,interno, c’è l’unanimità di un popolo paziente e civile che ha pure votato in buona parte per nostrosovrano. Non passeranno perchè la salute pubblica, il diritto all’incolumità non sono trattabili.
Non passeranno perchè a Chiaiano si è costituita la repubblica disciolta altrove.
Le decisioni sono prese dall’assemblea, le autorità locali, elette, partecipano e si attengono alle scelte prese. Non passeranno perchè si tratta di una rivolta compatta ma di forza quieta e ragionevole: ha accettato di trattare, di aspettare le conclusioni delle perizie scientifiche, di smobilitare la barricata nel frattempo.
Sa rispettare i patti, perciò è repubblica. erri de luca
Forse Marx non si sbagliava. Stiamo ricorrendo al protezionismo un po’ ovunque; l’impero del petrolio s’avvia forse verso il suo lento ma inesorabile declino?
Ascoltavo in streaming radio sherwood ieri, si parlava dell’insostenibilità di un’economia fondata sul petrolio, oltreché sullo sfruttamento e sull’iniqua redistribuzione delle risorse.
Ho ascoltato questa canzone dei Baustelle, il cui titolo mi ha fatto sorridere ^_^
http://www.youtube.com/watch?v=5AetpvPofB8
http://www.youtube.com/watch?v=Dsh6WPBQYJU
