La domenica araba

Come tutte le domeniche mattina da qualche tempo a questa parte, mi sveglio relativamente presto e m'incammino verso la moschea.
Che cosa ci fa una persona laica e agnostica come me sulla via di Allah? Fa lezione di arabo classico, chiaramente. Non ne abbiamo ancora parlato, ma io ho origini palestinesi: sebbene da piccola il mio papà abbia cercato di impartirmi qualche corso, ho dimenticato tutto e non v'è stata la costanza necessaria da parte sua per parlarmi regolarmente in arabo. Ecco, sono una bilingue mancata!
Per questo, dopo aver conosciuto Naima, una ragazza marocchina che abita nella mia stessa residenza, ho cercato di sapere da lei se c'era la possibilità di fare dei corsi di arabo qui a Grenoble. Lei, che lavora come insegnante volontaria alla moschea all'angolo, mi ha trovato un'insegnante che si occupa di me personalmente ( visto che gli altri hanno inziato a novembre e che le classi sono già state formate ). Con mio sommo stupore ho scoperto di avere un'enorme facilità a leggere l'alfabeto, per ora stiamo facendo solo esercizi di lettura e di scrittura, ma in arabo ogni lettera si scrive in tre modi diversi secondo la sua posizione all'interno della parola, quindi è già molto. Mi siedo in questa auletta, situata nel seminterrato di un condominio attiguo alla moschea, e per due ore mi esercito. Intorno a me ci sono altri due gruppi che fanno lezione allo stesso tempo, ragazze della mia età, tutte di origine maghrebina, col velo o super trendy.. Mi sento a casa, mi sembra di essere ritornata in Palestina. Abito un quartiere arabo, dalle viuzze strette, coi vecchietti seduti sulle panchine a chiaccherare, la musica che invade le strade e che rompe con lo schematismo francese. Ogni venerdi' poi frequento il corso di danza orientale. Mi fa bene coltivare le mie radici, mi sento piu' completa.

Mi sembra quasi di annusare il profumo delle spezie del souk come quando passeggiavo nella città vecchia a Gerusalemme.

 

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