Un pensiero speciale oggi lo dedico a Giuliana Masi, femminista, morta uccisa dalla polizia durante una manifestazione di piazza a Roma.
Se io e le mie coetanee possiamo oggi scegliere di interrompere una gravidanza indesiderata, se possiamo avere accesso gratuitamente ai consultori, se possiamo scegliere di divorziare lo dobbiamo a tutte quelle che, come lei, hanno lottato e hanno vinto.
Ma non è finita qui.
La “nostra” giornata è in realtà solo un modo per soffermare l’attenzione su una questione, quella femminile, che dovrebbe interessarci ogni mese, ogni settimana, ogni giorno. La nostra festa dovrebbe essere ogni attimo, ogni secondo, in ogni angolo del mondo. Gli uomini dovrebbero ricordarsi del rispetto che devono a quelle che hanno permesso loro di venire al mondo e che spesso rinnegano, maltrattano, stuprano, picchiano. La violenza sul corpo e sulla mente delle donne non sembra diminuire, una violenza che non è soltanto perpetrata da parte maschile ma di cui anche noi, troppo spesso, siamo complici e artefici.
Sogno un 2007 in cui una donna non debba temere di uscire da sola la notte, in cui non debba seguire dei codici comportamentali speciali e restrittivi cancellando il proprio corpo a colpa del moralismo imperante, in cui possa dirsi libera nella scelta, libera di amare, libera di disporre del suo corpo, libera di gioire, libera di dire NO!, libera di disporre dei diritti fondamentali, di scegliere quando e come volere un figlio, di non dover scegliere se essere madre o lavoratrice.
Sogno.
Pero’ so che non sono la sola.
Grazie a tutte le donne in lotta nel mondo, oggi e sempre.
E grazie a tutti gli uomini che sanno rispettarci davvero, poiché non sono pochi.
L’emancipazione femminile migliora il mondo di tutti, non solo il nostro, e quindi non è a senso unico: se stiamo bene, state meglio anche voi.
PS. Mentre il governo vota la guerra ( sono solidale con i deputati che hanno saputo criticare questa scelta e coi movimenti che hanno indetto proteste e manifestazioni ) le donne marciano per la pace. Davanti al viril dispiego di forza che il nostro Paese intraprende rispondiamo con la vita, poiché chi meglio di noi, che abbiamo questo immenso potere di crearla e che sappiamo quanta sofferenza comporti mettere al mondo qualcuno, ma anche quanta gioia, puo’ proteggerci dagli episodi di guerra e di morte? Continue reading
) puis il a decidée que oui, effectivement, c'était clair que j'étais ESPAGNOLE. bon, bref, personne me dirait italienne. en effet je ne suis pas très stereotypée sur l'italienne. pas des grosses lunettes dolce & gabbana, pas de vetements branchés, c'est à cela que le français revent quand on leur dit "italienne". et c'est très dommage.